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La composizione corporea
Il nostro corpo è formato da massa grassa (FM, Fat Mass) e da massa libera dal grasso (FFM, Free Fat Mass), che comprende la massa magra (LBM, Lean Body Mass), l'Acqua Totale (TBW, Total Body Water), il Glicogeno (G, Glycogen), la Massa Minerale (MM, Mineral Mass) e la Massa Proteica (PM, Protein Mass).
La massa grassa costituisce l'organo adiposo, distinto in bianco, più abbondante e con funzione principalmente energetica e meccanica, e bruno, poco diffuso e con funzione termoregolatoria. La misurazione diretta del grasso è praticamente impossibile in soggetti vivi, in quanto ottenibile solo mediante biopsia dei cadaveri. Esistono però metodi indiretti che consentono, con una buona attendibilità, di stimare la quantità di grasso di deposito (es. la plicometria e l'adipometria). La massa libera dal grasso rappresenta invece tutto ciò che nel nostro organismo non è grasso. E' influenzata dall'età (maggiore nei giovani), dal sesso (maggiore negli uomini), dagli ormoni e dal livello di attività fisica. La sua valutazione è indiretta e si può stimare sfruttando la Bioimpedenziometria (BIA), la pesata idrostatica o altre tecniche più invasive e costose (es. DEXA).
Analisi della composizione corporea
Esistono diversi modelli per l'analisi della composizione corporea che valutano in maniera più o meno approfondita i diversi compartimenti del nostro corpo.
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Modello monocompartimentale. Valuta il corpo nel suo intero senza consentire stime della porzione magra e grassa. Ne è un esempio il semplice calcolo del peso.
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Modello bicompartimentale. Suddivide il corpo in due parti: Massa Grassa (FM, Fat Mass) e Massa Magra (FFM, Free Fat Mass). Applicato nel caso dell'uso della plicometria o della pesata idrostatica.
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Modello tricompartimentale. Scinde il corpo in tre comparti: Massa Extracellulare (ECM, extracellular mass, che include i fluidi, il collagene e le ossa), Massa Cellulare (BCM, Body Cellular Mass, che include la massa metabolicamente attiva) e la Massa Grassa (FM). Una buona strumentazione per tale analisi è l'impedenziometria (BIA).
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Modello tetracompartimentale. Il corpo viene valutato in 4 parti: massa grassa, acqua, proteine e minerali.
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Modello pentacompartimentale. Viene calcolata la FM, FFM, l'acqua corporea totale (TBW), la Massa Proteica (MP), la Massa Minerale (MM) e il Glicogeno (G). Le strumentazioni disponibili per queste analisi sono la DEXA, la TAC e l'RMN.
Composizione Corporea
Massa Magra
Massa Grassa
Muscolo
Visceri
Acqua
Ossa
Deposito
Struttura
Donna: 36%
Uomo: 45%
Mssa metabolicamente attiva
Donna: 25%
Uomo: 25%
Idratazione
Donna: 14%
Uomo: 15%
Riserva Minerale
Donna: 13%
Uomo: 12%
Donna: 12%
Uomo: 3%
Funzione energetica
Grasso Essenziale
Quando perdi peso.....Attento a cosa perdi!
Deperimento
Demineralizzazione
Emaciazione
Disidratazione
Dimagrimento!
Strumenti per la valutazione della composizione corporea
Lo studio della composizione corporea mira non solo a valutare le diverse componenti del nostro corpo ma soprattutto come i diversi comparti cambiano nel tempo, fattore importantissimo nella pratica clinica per valutare l'adeguatezza del cambiamento alimentare e l'efficacia del trattamento.
Plicometro
Le pliche più frequentemente analizzate sono la sottoscapolare e la soprailiaca, in quanto fortemente correlate all'insorgenza delle malattie metaboliche, ma anche l'addominale, la pettorale, la coscia, il tricipite e l'ascella. Tuttavia la plicometria non è applicabile in pazienti obesi e negli anziani, e la sua precisione dipende molto dalla bravura dell'operatore.
Pesata Idrostatica
Questo metodo si basa sul principio di Archimede e ha come sopo quello di valutare la densità corporea del soggetto e da questo calcolare la quantità di massa grassa.
Come già detto il metodo si basa sul principio di Archimede, il quale stabilisce che il volume di un corpo immerso in un liquido è uguale al peso del liquido spostato. Viene quindi determinando prima il peso del soggetto in aria (condizioni normali) poi in acqua e successivamente viene calcolata la densità corporea attraverso appropriate formule (richiedono anche il calcolo del volume polmonare residuo).
Si tratta i una tecnica utilizzata da anni e considerata “gold standard”, cioè usata come riferimento per validare le altre metodiche. Sebbene sia una tecnica abbastanza lunga e complessa, ha un errore di stima della percentuale del grasso corporeo estremamente basso (circa 1-1.5%). Tuttavia, data la sua complessità la procedura è limitata a studi a fini di ricerca e non è destinato alle valutazioni di routine.
Bioimpedenziometria (BIA)
La BIA è un modello tricompartimentale basata sul principio che i tessuti corporei, se attraversati da una corrente elettrica, si comportano come isolanti, conduttori o semiconduttori. Ad esempio le soluzioni elettrolitiche intra- ed extra-cellulari dei tessuti sono ottimi conduttori, mentre osso e grasso sono isolanti e non si lasciano attraversare dalla corrente.
La BIA sfrutta il passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa frequenza su tutto il corpo, usando due elettrodi iniettori, che applicano la corrente, e due elettrodi sensori, che registrano la resistenza che il corpo oppone. L'analisi è indolore, non invasiva e prevede l'applicazione degli elettrodi su mano e piede dello stesso lato corporeo. Il valore analizzato è detto IMPEDENZA e rappresenta la resistenza e la reattanza che il corpo oppone al passaggio di corrente, pertanto tale valore sarà inversamente proporzionale al contenuto d'acqua corporea totale (buon conduttore) e direttamente proporzionale al contenuto di massa grassa (cattivo conduttore). L'impedenza può essere distinta in due parametri considerando due compartimenti cellulari a diverso comportamento bioelettrico: i fluidi extracellulari, che si comportano in modo simile ad un conduttore resistivo (RESISTENZA), e i fluidi intracellulari (presenti all'interno delle membrane cellulari, le quali sono formate da un doppio strato fosfolipidico isolante) che si comportano come condensatori elettrici o conduttori reattivi (REATTANZA). Il rapporto fra reattanza e resistenza, ossia fra liquidi intra- ed extra-cellulari, fornisce un importante dato: l'ANGOLO DI FASE, che in un soggetto sano oscilla fra i 4 e i 9 gradi.
Se utilizziamo un BIA CONVENZIONALE partendo dai valori elettrici e inserendo parametri antropometrici del soggetto (es. peso, altezza, età, sesso) si possono derivare alcuni parametri che ci permettono di stimare in termini numerici la composizione corporea del soggetto:
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ACQUA CORPOREA TOTALE (TBW) e la sua distribuzione all'interno (ICW, 38-45%) e all'esterno (ECW, 55-62%) delle cellule.
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MASSA MAGRA (FFM), conoscere la TBW ci permette di avere informazioni sulla massa magra, essendo costituita per circa il 73% da acqua in un soggetto standard di riferimento. Inoltre ci permette di distinguere la FFM in Massa cellulare corporea (BCM o ATM) e Massa extracellulae (ECM).
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MASSA GRASSA, stimata attraverso l'uso di formule.
In questo caso i valori stimati sono attendibili solo se il soggetto è ben idratato, in quanto in caso di stati patologici (es. cachessia) o negli sportivi gli errori sui risultati vengono amplificati dall'uso di un fattore di idratazione standard applicato dalle formule.
Nel caso di una BIA VETTORIALE, invece, il software produce direttamente dei grafici usando soli i dati elettrici misurati normalizzati per l'altezza, evitando così calcoli matematici. I dati ottenuti vengono poi confrontati con quelli di una popolazione normale di riferimento, estrapolando la lunghezza del vettore impedenza, per valutare l'idratazione corporea, e l'angolo di fase (rapporto reattanza--resistenza) per la valutazione dello stato nutrizionale. In questo caso i valori sono meno attendibili più ci si allontana dai valori medi della popolazione di riferimento, ma rispetto alla BIA CONVENZIONALE ha più precisione di analisi in soggetti sportivi e patologici perché non è legata al fattore di idratazione costante. Non ci permette però di stimare i valori numerici di FFM, TBW, FM, ecc.
Adipometria
Altro non è che una semplice ecografia ad ultrasuoni (2,5MHz) che ci permette di visualizzare i primi 10cm di tessuti sottocutanei. In questo modo riusciamo ad ottenere un'immagine della cute, del tessuto adiposo superficiale (SAT) e profondo (DAT), e dei muscoli.
L’ecografia è una tecnica non invasiva alternativa all'uso del plicometro per la misurazione del grasso sottocutaneo, che ci permette di dedurre la presenza del grasso viscerale. Inoltre tenendo sotto controllo i vari distretti corporei è possibile determinare l'efficacia
Densitometria (DEXA, Assorbimetria raggi X a doppia energia)
E' una tecnica nata inizialmente per la determinazione delle densità dei tessuti ossei e successivamente applicata ai tessuti molli. Utilizza raggi X a basso dosaggio che consentono di differenziare il tessuto osseo dalle parti molli, permettendo l'identificazione della massa grassa e magra.
E’ un esame semplice, rapido e riproducibile, che misura in modo preciso la massa grassa, la massa magra (muscoli, organi e liquidi) e la massa ossea di tutto il corpo e permette la differenziazione degli stessi nei vari distretti. Inoltre, oltre a fornire dati numerici relativi al peso totale e distrettuale delle varie componenti, genera delle immagini a colori del corpo che consentono una visualizzazione immediata.
Il soggetto da esaminare viene fatto distendere sul lettino dell’apparecchiatura e la scansione del corpo durare circa 10 minuti, a seconda del peso e dell’altezza del soggetto. Terminata, il computer analizza i dati e calcola la percentuale di grasso rispetto alla massa totale del soggetto. Il parametro, valutato in base all’età e al sesso, è il riferimento per controllare nel tempo la forma fisica e il metabolismo.
I vantaggi di questa tecnica sono la semplicità, la buona riproducibilità, la precisione e la sicurezza, a fronte però di elevati costi della strumentazione. Inoltre, ad oggi, il suo utilizzo è limitato alla determinazione della densità ossea.
Metodiche per immagine RMN e TAC
La Risonanza Magnetica Nucleare e la Tomografia Assiale Computerizzata rappresentano le tecniche per immagine più usate. La RMN usa un fascio di radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti che in presenza di un campo magnetico eccitano le molecole di idrogeno dell'acqua e dei lipidi. Ciò fa sì che i nuclei emettano radiazioni che vengono usate per costruire immagini bidimensionali di segmenti del corpo. A differenza della TAC il corpo non viene sottoposto a radiazioni, permettendone un maggior utilizzo soprattutto a scopo di ricerca. La TAC, contrariamente alla RMN, sottopone il soggetto a radiazioni, ma fornisce un'immagine precisa della localizzazione del grasso e della quantità. Entrambe le tecniche sono molto costose, lunghe ed adatte soprattutto per valutazioni distrettuali o in casi specifici.




La plicometria è una tecnica utile alla quantificazione del grasso sottocutaneo e può essere considerata uno degli indicatori indiretti dello stato di salute di un soggetto. Il termine plica si riferisce allo spessore di una piega della cute e del tessuto adiposo sottocutaneo relativo ad un punto specifico del corpo. La misurazione della plica avviene con l’utilizzo del plicometro, uno strumento in acciaio, calibrato, che permette di misurare i millimetri di grasso sottocutaneo (plica). Un buon plicometro produce, sul punto applicato, una forza costante di 10g/mm2.
La misura delle pliche è una tecnica semplice, non invasiva, per valutare la relazione tra grasso sottocutaneo e grasso corporeo e per misurare la plica bisogna sollevare solo la cute e sottocute, senza coinvolgere la massa muscolare. La misurazione è più difficile quanto maggiore è la massa grassa e quindi la plica da misurare, in quanto in questi casi è più difficile staccare bene la massa muscolare da quella grassa. Le pliche possono essere misurate in diversi distretti del corpo, in base alle diverse formule usate (es. Formule di Jeckson e Pollok a 3 e a 7 pliche) e dalla somma dei loro spessori è possibile stimare la densità corporea, DC. Dalla densità corporea è poi possibile derivare la percentuale di grasso corporeo (Formula di Siri).
Fonti aggiornate ad ottobre 2015
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Controlla il peso e mantieniti sempre attivo. Linee Guida INRAN, 2014;
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Valutazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea e rilevamento dei consumi alimentari. Alimentazione e Ntrizione Umana, A. De Lorenzo e F. Fidanza, IDELSON-GNOCCHI, II Edizione, 2007
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